Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2319 del 20 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:2319PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La circostanza aggravante di cui all'art. 625, comma 1, n. 7, c.p. sussiste quando il bene oggetto di furto si trovi esposto per necessità o consuetudine alla pubblica fede, a prescindere dalla presenza di sistemi di videosorveglianza o dalla modalità di custodia del bene da parte del proprietario. Ai fini dell'applicazione di tale aggravante, rileva unicamente la facilità di accesso e di sottrazione del bene da parte del pubblico, senza che assumano rilievo le condotte difensive poste in essere dal proprietario. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche è rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, il quale può legittimamente attribuire prevalenza alla gravità del reato e alla personalità dell'imputato, connotata da precedenti penali significativi, rispetto alla sola condotta processuale successiva al fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 613/2014 CORTE APPELLO di LECCE, del 27/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/10/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE MARZO GIUSEPPE;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BIRRITTERI Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 27/10/2014 la Corte d'appello di Lecce ha confermato la decisione di primo grad…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.