Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11437 del 24 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:11437PEN

Massima

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Il requisito dell'attualità della pericolosità sociale è elemento costitutivo essenziale per l'applicazione di misure di prevenzione personali nei confronti di indiziati di appartenenza ad associazioni di tipo mafioso. Tale requisito non può essere desunto in via presuntiva dalla sola stabilità del vincolo associativo accertato in passato, ma richiede una valutazione concreta e specifica degli elementi di fatto idonei a dimostrare la persistenza della pericolosità sociale del proposto alla data di adozione del provvedimento. Il decorso di un notevole lasso di tempo dalla commissione degli ultimi fatti illeciti contestati, l'assenza di elementi significativi di attualità della pericolosità, nonché eventuali mutamenti positivi delle condizioni di vita del soggetto, sono tutti fattori che il giudice della prevenzione deve prendere in considerazione e valutare ai fini dell'accertamento del requisito dell'attualità della pericolosità sociale, senza poter fare affidamento sulla mera presunzione di stabilità del vincolo associativo. La motivazione del provvedimento deve dare conto in modo esplicito e congruo di tale valutazione, senza limitarsi ad affermazioni meramente definitive o assertive. In caso di carenza o apparenza della motivazione sul punto, il provvedimento è affetto da vizio di violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduard - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 27/01/2020 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere EDUARDO DE GREGORIO;
lette/sentite le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
Con il provvedimento impugnato la Corte d'Appello di Palermo, Sezione per le misure di prevenzione, ha dichiarato inammissibile l'appello proposto nell'interesse di (OMISSIS) ed ha confermato nel resto il decreto emesso nel Luglio …

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