Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25302 del 26 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:25302PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della conferma della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalla negativa personalità dell'imputato, dai precedenti specifici per reati della stessa indole commessi in tempi recenti, nonché dalla violazione di precedenti misure cautelari meno afflittive, come gli arresti domiciliari, che dimostrino l'assoluta indifferenza del soggetto al rispetto delle prescrizioni imposte. In tali casi, la misura della custodia in carcere risulta proporzionata ed adeguata, non potendosi ritenere sufficiente il regime degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, in considerazione della già dimostrata inosservanza di tale cautela meno afflittiva. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari, deve effettuare un'analisi concreta e specifica delle circostanze del caso, senza ricorrere a motivazioni stereotipate o generiche sul pericolo di recidiva, ma individuando puntualmente gli elementi che denotano la particolare pericolosità sociale dell'imputato. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento cautelare è limitato alla verifica della logicità e coerenza della stessa, senza poter sostituire la valutazione discrezionale del giudice di merito con una diversa valutazione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Relatore

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Ca.Ca. nato a P il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 02/02/2024 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI
udita la relazione svolta dal Consigliere IGNAZIO PARDO;
lette le conclusioni del PG ALESSANDRO CIMMINO che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale della libertà di Napoli, con ordinanza in data 2 febbraio 2024, rigettava l'appello proposto da Ca.Ca. avverso l'ordinanza della Corte di Appello di Napoli che aveva respinto l'istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere …

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