La remissione tacita di querela si configura quando il querelante, previamente e espressamente avvertito dal giudice che la sua mancata comparizione all'udienza dibattimentale sarà interpretata come fatto incompatibile con la volontà di persistere nella querela, non si presenta al processo, integrando così una manifestazione di volontà di rinuncia all'azione penale. Tale principio trova applicazione indipendentemente dalla natura del reato perseguibile a querela di parte, in quanto la remissione tacita di querela rappresenta una modalità di estinzione del reato che prescinde dalla gravità dello stesso e si fonda sulla volontaria rinuncia all'azione penale da parte del soggetto offeso, il quale, pur essendo stato debitamente avvertito delle conseguenze della sua assenza, decide di non partecipare al processo, dimostrando così di non avere più interesse a proseguire l'azione penale. La remissione tacita di querela, pertanto, costituisce una forma di estinzione del reato che opera in virtù della volontà abdicativa del querelante, la quale può essere desunta anche dalla sua mancata comparizione all'udienza nonostante la previa e specifica avvertenza del giudice, senza che sia necessaria una formale dichiarazione di rinuncia alla querela.