Il vincolo di inedificabilità assoluta previsto dall'art. 15 della L.R. Sic. n. 78/1976 per le aree ricadenti nella fascia di 150 metri dalla battigia del mare impedisce la realizzazione di qualsiasi opera edilizia, senza possibilità di deroga o di formazione di titoli abilitativi in sanatoria. In presenza di tale vincolo, l'Amministrazione comunale è tenuta a disporre la demolizione delle opere abusive, senza necessità di previo preavviso di rigetto o di comunicazione di avvio del procedimento, in quanto l'attività di repressione degli abusi edilizi costituisce attività vincolata e non discrezionale. Il mancato nulla osta della Capitaneria di Porto ai sensi dell'art. 55 del codice della navigazione non osta all'ordine di demolizione, in quanto il vincolo di inedificabilità assoluta prevale sulle esigenze di tutela del demanio marittimo. L'acquisizione al patrimonio comunale dell'area di sedime delle opere abusive e di una superficie ulteriore deve essere adeguatamente motivata, in assenza della quale il relativo provvedimento è illegittimo. La sanzione pecuniaria prevista dall'art. 31, comma 4-bis, del D.P.R. n. 380/2001 per l'inottemperanza all'ordine di demolizione di opere realizzate in aree soggette a vincolo di inedificabilità assoluta è sempre irrogata nella misura massima di euro 20.000,00, senza possibilità di graduazione in relazione all'entità dell'abuso.