Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45750 del 11 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:45750PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere concreto, attuale e fondato su elementi reali, non su mere ipotesi o congetture. La valutazione di tale pericolo deve tenere conto non solo delle modalità e del movente del fatto, ma anche della condotta successiva dell'imputato, della sua personalità e delle sue concrete condizioni di vita. Il decorso di un significativo lasso di tempo tra il fatto e la decisione sulla misura cautelare, senza che emergano nuovi elementi di segno negativo, comporta un affievolimento delle esigenze cautelari, in assenza del quale la misura non può essere legittimamente applicata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/04/2019 del TRIBUNALE DELLA LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. STEFANO APRILE;
sentite le conclusioni del PG Dott. ANIELLO ROBERTO, che conclude per il rigetto del ricorso;
udito il difensore avvocato (OMISSIS) del foro di REGGIO CALABRIA, anche in qualita' di sostituto processuale per delega orale dell'avvocato (OMISSIS) del foro di REGGIO CALABRIA, entrambi difensori di (OMI…

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