Cassazione penale Sez. V sentenza n. 828 del 12 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:828PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (c.d. stalking) si configura quando la condotta dell'agente, caratterizzata da una pluralità di azioni reiterate nel tempo, cagiona un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella vittima, ovvero ne determina un mutamento delle abitudini di vita. Tale condotta può concretizzarsi in comportamenti molesti, minacciosi o persecutori, come appostamenti, telefonate, invio di messaggi e materiale pornografico, che, nel loro insieme, siano idonei a ingenerare nella persona offesa un fondato timore per la propria incolumità o a costringerla a modificare le proprie abitudini di vita. Il dolo eventuale è sufficiente a integrare il reato di lesioni personali quando l'agente, pur non volendo direttamente cagionare l'evento lesivo, accetta il rischio che questo si verifichi come conseguenza della propria condotta, caratterizzata da una dinamica tale da rendere prevedibile il prodursi di un evento dannoso per l'integrità fisica della vittima. Il nesso di causalità tra la condotta dell'imputato e le lesioni subite dalla persona offesa è integrato quando l'azione dell'agente, anche se non direttamente finalizzata a cagionare l'evento lesivo, abbia comunque determinato la situazione di fatto che ha reso possibile il verificarsi dell'evento stesso. La contestazione del reato di atti persecutori con la formula "a tutt'oggi" è sufficiente a delimitare la durata della condotta abituale, individuando il termine finale della stessa al momento della formulazione dell'accusa, senza necessità di una più puntuale indicazione temporale, attesa la natura abituale del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/11/2019 della CORTE APPELLO DI BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. BARBARA CLASELICE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LOY Maria Francesca, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
udito il difensore della parte civile;
l'avv. (OMISSIS), si associa alle conclusioni del P.G. e deposita nota spese del…

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