Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 6250 del 2009

ECLI:IT:TARMI:2009:6250SENT

Massima

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Il titolare di una licenza di pubblica sicurezza per il commercio di oggetti preziosi usati deve esercitare personalmente l'attività commerciale e vigilare costantemente affinché la stessa sia condotta in modo da non mettere in pericolo il bene primario della sicurezza pubblica. Non può pertanto delegare tali compiti ad altri, soprattutto se la persona delegata risulta avere precedenti penali per reati contro il patrimonio e contro la persona, in quanto ciò denota una personalità poco adatta a garantire una corretta conduzione dell'attività. L'autorità amministrativa competente può revocare la licenza qualora accerti che il titolare non eserciti personalmente l'attività o abbia delegato la gestione a soggetti non affidabili, in quanto ciò incrina il rapporto fiduciario che deve intercorrere tra l'amministrazione e il titolare dell'autorizzazione. Il vaglio giurisdizionale sulle ragioni della revoca deve limitarsi a verificare la sussistenza dei presupposti idonei a far ritenere che le valutazioni effettuate dall'autorità non incorrano in vizi di illogicità, deviazione dal fine di legge o disinformazione, senza che il giudice possa sostituire il proprio apprezzamento discrezionale a quello compiuto dall'amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA LOMBARDIA
SEZIONE TERZA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 747 del 2007, proposto da:
Ar.Gi., rappresentata e difesa dall’avv. Sc.Fa., con domicilio ex lege presso la Segreteria del TAR per la Lombardia in Milano;
contro
Ministero dell'Interno, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliato presso gli uffici di quest’ultima in Milano;
per l'annullamento
del provvedimento del Questore della Provincia di Milano del 27 febbraio 2007, con il quale veniva decretato “…la licenza di P.S. per il commercio di oggetti preziosi usati in Cesano Maderno (MI), intestata alla sig.ra Ar.Gi. è revocata e la richiesta di autorizzazione all’apertura di una filiale in Desio (MI), è respinta, a decorrere dalla data di notifica ed esecuzione del presente decreto.

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