Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18739 del 14 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18739PEN

Massima

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Il reato di usura si configura quando il soggetto agente, approfittando dello stato di bisogno della persona offesa, le fa promettere o corrispondere interessi o altri vantaggi usurari, anche se la promessa non è seguita dall'effettiva dazione. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza dell'agente di applicare un tasso di interesse manifestamente sproporzionato rispetto alla normale remunerazione del capitale, tale da rendere evidente lo sfruttamento dello stato di difficoltà economica della vittima. Il reato di usura si perfeziona con la sola accettazione della promessa degli interessi o degli altri vantaggi usurari, a prescindere dall'effettiva corresponsione degli stessi, e lo stato di bisogno della persona offesa può essere provato anche sulla base della sola entità degli interessi applicati, qualora siano di entità tale da far ragionevolmente presumere che soltanto un soggetto in quello stato possa contrarre il prestito a condizioni tanto inique e onerose. Inoltre, la minaccia posta in essere dal soggetto agente di disporre di un bene della persona offesa al fine di ottenere il pagamento di interessi usurari integra il reato di estorsione, e non quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, in quanto il soggetto agente è consapevole di porre in essere una condotta per ottenere il soddisfacimento di un profitto ingiusto, in quanto derivante da una pretesa "contra ius".

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/04/2016 della Corte di Appello di Campobasso;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis))ia Alma;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITE…

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