Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 501 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:501SENT

Massima

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Il provvedimento di accertamento di conformità di cui all'art. 36 del d.P.R. n. 380 del 2001 (già art. 13 della l. n. 47 del 1985) è diretto a sanare le opere solo formalmente abusive, in quanto eseguite senza il previo rilascio del titolo, ma conformi nella sostanza alla disciplina urbanistica applicabile per l'area su cui sorgono, vigente sia al momento della loro realizzazione che al momento della presentazione dell'istanza di conformità (c.d. doppia conformità). Tale provvedimento assume una connotazione eminentemente oggettiva e vincolata, priva di apprezzamenti discrezionali, dovendo l'autorità procedente valutare l'assentibilità dell'opera eseguita sulla base della normativa urbanistica ed edilizia vigente, in relazione ad entrambi i momenti considerati dalla norma. Pertanto, qualora l'opera presenti elementi di difformità rispetto agli strumenti urbanistici vigenti, tali da richiedere interventi di adeguamento, il requisito della doppia conformità non può ritenersi soddisfatto e l'accertamento di conformità non può essere accolto. In tali casi, l'amministrazione è tenuta a disporre la demolizione dell'opera abusivamente realizzata, non potendo essa essere sanata attraverso il procedimento di accertamento di conformità. Inoltre, il silenzio dell'amministrazione sull'istanza di accertamento di conformità presentata assume valenza di silenzio-rigetto ai sensi dell'art. 4 della l. n. 47 del 1985, legittimando l'adozione del provvedimento di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/02/2023

N. 00501/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01501/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1501 del 2017, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro Studio, in Palermo, alla via G. Abela, n. 10;

contro

Comune di Palermo, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

con il ricorso principale:

dell’ordinanza emessa dal Comune di Palermo – Area Amministrativa della Riqualificazione Urbana e delle Infrastrutture – Controllo del Territorio…

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