Il tentativo di reato si configura non solo in presenza di atti esecutivi veri e propri, ma anche quando gli atti compiuti, pur classificabili come preparatori, siano idonei a rivelare in modo inequivoco la direzione criminosa dell'agente e la ragionevole probabilità di realizzazione del proposito delittuoso, salvo l'intervento di eventi indipendenti dalla sua volontà. Ai fini della valutazione della gravità indiziaria, gli elementi indiziari vanno considerati nel loro complesso, in modo da superare l'ambiguità di ciascuno di essi attraverso la loro integrazione e somma, così da conseguire una prova logica del fatto. Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, idoneo a giustificare l'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto dalla personalità dell'indagato, dalla natura del reato contestato, dai precedenti penali e dalla capacità di eludere i controlli, anche attraverso l'utilizzo di sofisticati mezzi tecnologici, tali da rendere inidonee misure cautelari diverse dalla custodia in carcere.