Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna - Cagliari sentenza n. 290 del 2013

ECLI:IT:TARSAR:2013:290SENT

Massima

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La revoca di una licenza di noleggio con conducente da parte del Comune, fondata sulla mancanza della disponibilità di una rimessa nel territorio comunale, è illegittima in quanto viola l'art. 8, comma 3, della legge n. 21 del 1992, nella versione antecedente alle modifiche introdotte dall'art. 29, comma 1-quater, del decreto legge n. 207 del 2008, convertito in legge n. 14 del 2009, nonché l'art. 11-bis della medesima legge n. 21/1992, che non prevede la revoca dell'autorizzazione come sanzione. Inoltre, permangono rilevanti dubbi sulla compatibilità comunitaria della disciplina nazionale in materia di noleggio con conducente, per cui le spese giudiziali devono essere integralmente compensate tra le parti. La normativa nazionale che disciplina il servizio di noleggio con conducente, prevedendo la revoca dell'autorizzazione per la mancanza della disponibilità di una rimessa nel territorio comunale, risulta in contrasto con il diritto europeo, in quanto introduce un requisito ulteriore e sproporzionato rispetto all'esercizio di tale attività economica. Tale disciplina, pertanto, deve essere disapplicata dal giudice amministrativo, il quale è tenuto a garantire la piena efficacia del diritto dell'Unione Europea, anche in assenza di una previa pronuncia di incostituzionalità o di incompatibilità da parte della Corte Costituzionale o della Corte di Giustizia. Il giudice amministrativo, nell'esaminare la legittimità di un provvedimento di revoca di una licenza di noleggio con conducente, deve pertanto verificare non solo la conformità dello stesso alla normativa nazionale, ma anche la sua compatibilità con il diritto europeo, disapplicando le disposizioni interne che risultino in contrasto con i principi e le libertà fondamentali sanciti dall'ordinamento dell'Unione. In particolare, il requisito della disponibilità di una rimessa nel territorio comunale per l'esercizio dell'attività di noleggio con conducente appare sproporzionato e discriminatorio, in quanto introduce un ostacolo ingiustificato all'accesso e all'esercizio di tale attività economica. Inoltre, la legge n. 21 del 1992 non prevede espressamente la revoca dell'autorizzazione come sanzione per la mancanza della rimessa, ma solo la sospensione o la decadenza. Pertanto, il provvedimento di revoca adottato dal Comune risulta illegittimo anche per violazione di tale disposizione normativa, che non consente l'adozione di una misura più grave e definitiva come la revoca dell'autorizzazione. Infine, la compensazione integrale delle spese giudiziali tra le parti si giustifica alla luce dei rilevanti dubbi di compatibilità comunitaria della disciplina nazionale in materia di noleggio con conducente, che rendono opportuno un approfondimento della questione nella sede di merito, senza penalizzare ingiustamente il ricorrente.

Sentenza completa

N. 00337/2012
REG.RIC.

N. 00290/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00337/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 337 del 2012, proposto da:
Giovanni Maria Aisoni, rappresentato e difeso dall'avv. Salvatore Nicola Lorusso, con domicilio eletto presso Roberto Podda in Cagliari, via Lai N.56;

contro

Comune di Tempio Pausania, rappresentato e difeso dall'avv. Giuseppina Demuro, con domicilio eletto presso Rosanna Patta in Cagliari, via Sonnino N.84; Comune di Tempio Pausania Settore Servizi Alla Persona ed Alle Imprese;

per l'annullamento

- della determinazione n.158 del 29.2.2012, emessa dal Comune di Tempio Pausania, avente ad oggetto la revoca della licenza noleggio con conducente.

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