Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8913 del 3 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8913PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Le espressioni offensive pronunciate da un imputato nei confronti di un professionista legale, in presenza di altri soggetti, integrano il reato di diffamazione e non quello di ingiuria, anche qualora le stesse siano state pronunciate in un contesto di contrasto per pretese economiche ritenute ingiuste, in quanto l'epiteto oltraggioso non rappresenta la reazione immediata al comportamento del legale. Inoltre, l'esistenza e l'adeguatezza dell'onorario professionale, oggetto di contestazione, devono essere state preventivamente vagliate dall'autorità giudiziaria, non potendosi ritenere automaticamente "ingiuste" le pretese economiche del professionista. Pertanto, in tali casi, non trova applicazione la causa di non punibilità prevista dall'art. 599 c.p. per lo stato d'ira determinato da un fatto ingiusto altrui. La valutazione della credibilità della persona offesa non rappresenta l'unico elemento di prova a carico dell'imputato, essendo rilevanti anche le deposizioni testimoniali di coloro che hanno assistito alla pronuncia delle espressioni offensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. MORELLI Francesc - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 11/2014 TRIBUNALE di PORDENONE, del 21/01/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/01/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCA MORELLI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FIMIANI Pasquale, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, il Tribunale di Pordenone ha confermato la sentenza del Giudice di Pace di Por…

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