Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28476 del 2 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:28476PEN

Massima

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Il decreto di archiviazione emesso dal giudice delle indagini preliminari è impugnabile in Cassazione, anche in assenza di espressa previsione normativa, in quanto atto che incide sulla posizione della persona offesa. Tuttavia, il termine per proporre il ricorso per cassazione decorre dalla effettiva conoscenza del provvedimento da parte del ricorrente, e non dalla mera comunicazione dello stesso, dovendo il ricorrente allegare e provare le circostanze in cui è avvenuta tale conoscenza. Ove il ricorso risulti proposto oltre il termine ordinario di quindici giorni dalla effettiva conoscenza, esso deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende, in assenza di elementi indicativi dell'assenza di colpa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

nei confronti di:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 15 marzo 2012 - GIP dei Tribunale Militare di Napoli).

sentita la relazione svolta dal Consigliere dott. ((omissis));

lette le conclusioni scritte del rappresentante del Pubblico Ministero, sostituto Procuratore Generale Militare della Corte di Cassazione, che ha chiesto la declaratoria di Inammissibilita' del ricorso con condanna del ricorrente a…

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