Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2749 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:2749SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è un atto vincolato che non richiede una specifica valutazione dell'interesse pubblico né una comparazione con gli interessi privati coinvolti, non essendo ammissibile alcun affidamento tutelabile del privato alla conservazione di una situazione di fatto illegittima, che il mero decorso del tempo non può in alcun modo legittimare. Il diritto all'abitazione, pur essendo un diritto fondamentale della persona, non può prevalere sull'esigenza di ripristino della legalità urbanistica, a meno che il privato non dimostri concretamente di non disporre di altre soluzioni abitative, onere probatorio che incombe sulla parte ricorrente. Inoltre, l'ordine di demolizione non necessita di una specifica motivazione, essendo sufficiente l'individuazione degli abusi commessi, né della comunicazione di avvio del procedimento, salvo ipotesi del tutto residuali in cui sia possibile un utile apporto partecipativo dell'interessato. Infine, l'acquisizione al patrimonio comunale dell'area occupata dalle opere abusive e della superficie di pertinenza circostante il fabbricato, ove puntualmente determinata dall'Amministrazione, costituisce una legittima conseguenza dell'accertamento della violazione edilizia.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/09/2023

N. 02749/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01706/2017 REG.RIC.

N. 01707/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1706 del 2017, proposto da
Maria Veronica Savasta, rappresentata e difesa dall'avvocato Giovanni Cavallaro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Belpasso, non costituito in giudizio;

sul ricorso numero di registro generale 1707 del 2017, proposto da
Agata Savasta, rappresentata e difesa dall'avvocato Giovanni Cavallaro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Belpasso, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

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