Il termine di sessanta giorni previsto dall'art. 82, nono comma, del decreto legislativo n. 616 del 1977 (nel testo modificato dalla legge n. 431 del 1985) si riferisce all'adozione dell'atto di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica e non anche alla successiva fase di comunicazione o notificazione. Infatti, il medesimo art. 82, nono comma, non ha posto alcuna deroga al principio generale per cui - tranne i casi in cui la legge disponga altrimenti e richieda una particolare formalità - il provvedimento amministrativo è efficace sin dalla data della sua adozione. Pertanto, il decreto di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica è legittimo se adottato entro il termine di sessanta giorni, a prescindere dal momento in cui viene comunicato o notificato al destinatario. Tale principio è affermato dalla costante giurisprudenza del Consiglio di Stato, secondo cui il termine di sessanta giorni previsto dalla norma citata si riferisce esclusivamente all'adozione dell'atto di annullamento e non anche alla successiva fase di comunicazione o notificazione, in quanto quest'ultima non incide sull'efficacia del provvedimento, che è immediata sin dalla data di adozione, salvo diversa previsione di legge. Pertanto, il mancato rispetto del termine di sessanta giorni per la comunicazione o notificazione del provvedimento di annullamento non determina l'illegittimità dello stesso, purché l'atto sia stato adottato entro il predetto termine.