Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30565 del 11 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:30565PEN

Massima

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Il peculato militare continuato ed aggravato si configura quando il sottufficiale consegnatario di un deposito carbolubrificanti si appropria indebitamente, in più occasioni, di cedole carburante di valore complessivo rilevante, approfittando della posizione di fiducia e del monopolio nell'ambito del servizio affidatogli, nonché della carenza di adeguati controlli e del malfunzionamento del sistema informatico di registrazione. La confessione spontanea e le dichiarazioni confessorie dell'imputato, corroborate da altri elementi probatori, costituiscono prova sufficiente della sua responsabilità, anche in relazione alle condotte illecite poste in essere dopo il periodo di convalescenza, quando egli era ancora formalmente titolare delle funzioni di consegnatario. L'utilizzabilità della confessione resa in sede di indagine amministrativa non è preclusa dal mancato consenso dell'imputato, in quanto essa non rientra nell'ambito di applicazione dell'art. 238 c.p.p. relativo alle dichiarazioni rese in altri procedimenti, ma è disciplinata dall'art. 237 c.p.p. sulle acquisizioni documentali provenienti dall'imputato. La responsabilità dell'imputato permane anche per le condotte successive al periodo di convalescenza, in quanto egli è rimasto esclusivo titolare delle funzioni di consegnatario fino al formale affidamento dell'incarico ad altro militare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI M. - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Danie - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/06/2018 della CORTE MILITARE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. DANIELE CAPPUCCIO;
udito il Pubblico Ministero, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 12 giugno 2018 la Corte militare di appello ha conf…

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