Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28693 del 21 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:28693PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata in danno dell'INPS si configura quando un soggetto, in concorso con altri, mediante false dichiarazioni sulla sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato, induce l'ente previdenziale a corrispondere indebitamente prestazioni assistenziali, come l'indennità di disoccupazione. La responsabilità penale dell'imputato può essere accertata sulla base di prove documentali che dimostrino la fittizia natura del rapporto di lavoro, nonché di dichiarazioni testimoniali che confermino la consapevolezza dell'imputato circa l'inesistenza del rapporto di lavoro denunciato. L'inutilizzabilità di una testimonianza de relato non inficia la validità della motivazione della sentenza, qualora questa si fondi su altri elementi probatori autonomamente valutati dal giudice. La mancata audizione di un teste a discarico indicato dalla difesa non determina necessariamente un vizio della sentenza, ove risulti che la difesa non abbia dimostrato l'avvenuta citazione del teste e non ne abbia chiesto l'accompagnamento coattivo, acquiescendo così alla decisione del tribunale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RU. AN. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1428/2008 CORTE APPELLO di LECCE, del 05/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/07/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenza i…

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