Il reato di ingiuria, essendo stato abrogato dal D.Lgs. n. 7/2016, non può più essere perseguito penalmente, ma costituisce soltanto un illecito civile. Pertanto, la condanna per il reato di ingiuria deve essere annullata senza rinvio, in applicazione del principio di retroattività della legge penale più favorevole, eliminando la relativa pena detentiva. Ciò in quanto il nuovo quadro normativo, che ha depenalizzato il fatto, impone di riqualificare la condotta come mero illecito civile, non più sanzionabile in sede penale. Tale principio si fonda sulla tutela del favor rei, che impone di applicare la disciplina più favorevole al reo, anche in caso di abrogazione del reato, al fine di evitare sanzioni penali per fatti che non costituiscono più reato. Inoltre, l'inammissibilità del ricorso per cassazione proposto al solo fine di far valere la prescrizione, privo di qualunque doglianza idonea a confrontarsi con le ragioni poste a fondamento del provvedimento impugnato, si basa sul criterio di specificità dei motivi di cui all'art. 581 c.p.p., che esclude l'ammissibilità di impugnazioni che esulano dai casi previsti dall'art. 606 c.p.p.