Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35193 del 28 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:35193PEN

Massima

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Il contributo di un soggetto, pur non direttamente coinvolto nell'attività estorsiva, può integrare il reato di partecipazione ad associazione mafiosa qualora emerga il suo ruolo di intermediario e di facilitatore degli incontri tra i membri della cosca e i soggetti passivi dell'estorsione, anche attraverso l'utilizzo di modalità elusive, come l'impiego di telefoni non intestati o di cabine pubbliche. Ciò in ragione del suo stretto legame di parentela con esponenti di vertice dell'organizzazione criminale e della sua partecipazione ad attività funzionali al perseguimento degli scopi associativi, come la rinegoziazione delle tangenti estorte. La mancanza di un diretto coinvolgimento nell'attività estorsiva non esclude la gravità indiziaria della partecipazione all'associazione mafiosa, atteso che il contributo prestato, seppur in veste di mero intermediario, risulta comunque funzionale al raggiungimento degli obiettivi del sodalizio criminoso, caratterizzato da un disegno estorsivo di lunga durata, già attuato in passato ai danni di altre imprese appaltatrici. Inoltre, la prosecuzione dell'attività associativa può essere desunta anche dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, senza che sia necessaria la prova di nuovi episodi delittuosi successivi all'arresto del capo clan.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI ((omissis)) del 06/07/2 -

Dott. BEVERE ((omissis)) SENTE -

Dott. FUMO ((omissis)) N. 1 -

Dott. LAPALORCIA Grazia rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. DE MARCHI ALBENGO Paolo G. Consigliere N. 16740/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PO. ST. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1113/2010 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 05/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

sentite le conclusioni del PG Dott. G. Izzo che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Il Tribunale del riesame di Reggio Calabria, con ordinanza…

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