Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5811 del 7 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:5811PEN

Massima

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Il danneggiamento di singole piante o arbusti fruttiferi, anche se non costituenti un'intera piantagione o piantata, integra la circostanza aggravante prevista dall'art. 635, comma 2, n. 5, c.p., in quanto la ratio legis della norma è diretta a tutelare l'ambiente naturale, a prescindere dalla dimensione del danneggiamento. Inoltre, in caso di reato continuato, il trattamento sanzionatorio deve essere unitario, con applicazione della pena prevista per il reato più grave, senza possibilità di scindere la sanzione pecuniaria per i reati di competenza del giudice di pace. Infine, l'esclusione dell'esimente della legittima difesa, per evidente sproporzione della reazione, preclude l'applicazione dell'eccesso colposo ex art. 55 c.p., essendo sufficiente l'accertamento dell'assenza dei presupposti per l'applicabilità dell'esimente di cui all'art. 52 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/11/2015 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CATERINA MAZZITELLI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SIMONE PERELLI;
IL PG ANNULLAMENTO DELLA SENTENZA LIMITATAMENTE AL DELITTO DI INGIURIA ASCRITTO A …

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