Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11264 del 13 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:11264PEN

Massima

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Il condannato per reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990, ostativo ai sensi dell'art. 4-bis dell'Ordinamento Penitenziario, può essere ammesso ai benefici penitenziari, quali l'affidamento in prova al servizio sociale, solo a condizione che abbia prestato una concreta e significativa collaborazione con la giustizia, ai sensi dell'art. 58-ter della medesima Ordinamento Penitenziario, collaborazione che non può ritenersi integrata dalla mera ammissione parziale dei fatti di spaccio, senza aver rivelato elementi utili sulla struttura e le attività dell'associazione criminale di appartenenza. Il giudice di sorveglianza, nel valutare la sussistenza di tale collaborazione, deve attenersi ai parametri normativi e giurisprudenziali, senza che assumano rilievo circostanze come la mancata recidiva o la cessazione dei pregressi contatti con la criminalità organizzata, le quali non equivalgono di per sé a condotta collaborativa. La motivazione del provvedimento che nega il beneficio, se logica e coerente con i dati processuali, non è censurabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SC. FI. RO. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 10/07/2008 TRIB. SORVEGLIANZA di ANCONA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZAMPETTI UMBERTO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. BUA F., che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1. Con ordinanza in data 10.07.2008 il Tribunale di Sorveglianza di Ancona dichiarava inammissibile l'istanza di affidamento in prova al s…

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