Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 1857 del 2014

ECLI:IT:TARPIE:2014:1857SENT

Massima

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La decadenza dell'autorizzazione commerciale per mancato avvio dell'attività entro il termine di legge, ai sensi dell'art. 22, comma 4, del D.Lgs. n. 114 del 1998 e dell'art. 5 della legge regionale piemontese n. 28 del 1999, costituisce un atto di ritiro dovuto e vincolato, espressione di un potere di autotutela amministrativa ad avvio doveroso e scevro da valutazioni in punto di interesse pubblico. L'amministrazione comunale, nell'accertare l'insussistenza dei presupposti per la concessione di una proroga, ovvero di comprovata necessità o di ritardi non imputabili al soggetto autorizzato, deve procedere alla dichiarazione di decadenza senza poter compiere ulteriori valutazioni di interessi analoghe a quelle proprie dei provvedimenti di autotutela. Il rischio d'impresa connesso all'iniziativa di apertura di una media struttura di vendita si estende, tra l'altro, a tutte le vicende riguardanti l'acquisizione della disponibilità materiale e giuridica dell'immobile a ciò destinato. Ne discende che l'impossibilità sopravvenuta dell'avvio dell'attività, anche quando sia cagionata da inadempienze o fatti illeciti di terzi, non può integrare il presupposto del ritardo "non imputabile al soggetto autorizzato" per la concessione reiterata della proroga. La stretta correlazione tra titoli edilizi ed autorizzazioni commerciali, sancita dalla normativa di settore, impone all'impresa titolare dell'esercizio commerciale di sopportare le conseguenze della mancata disponibilità degli spazi destinati a standards o della riduzione della superficie di vendita dichiarata, fino al legittimo accertamento della decadenza ai sensi dell'art. 22 del D.Lgs. n. 114 del 1998.

Sentenza completa

N. 00024/2011
REG.RIC.

N. 01857/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00024/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 24 del 2011, proposto da:
Nume s.r.l. e Sogegross s.p.a., rappresentate e difese dagli avv.ti Giovanni Gerbi, Francesco Massa e Marina Rozzio, con domicilio eletto presso quest’ultima in Torino, corso Duca degli Abruzzi, 42;

contro

Comune di Santena, rappresentato e difeso dall’avv. Guglielmo Lo Presti, con domicilio eletto presso la Segreteria del Tribunale in Torino, corso Stati Uniti, 45;

nei confronti di

G.R. s.a.s. di Forelli Giovanni G. & C.;
Effe Market s.r.l.;

per l'annullamento

del provvedimento del Comune di Santena del 22 ottobre 2010 n. 0013461, a…

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