Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14976 del 4 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:14976PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La nozione di continuazione di cui all'art. 81, comma 2, c.p. richiede l'accertamento di un'unitaria programmazione e deliberazione di compiere una pluralità di reati, anche non dettagliatamente prefigurati ab origine, ma almeno individuati in linea generale come mezzi per il conseguimento di un unico fine criminoso. Tale unicità di disegno non può essere desunta dalla mera omogeneità del contesto, della tipologia di reati o delle condotte, essendo necessaria una specifica indagine sulla natura, operatività e continuità nel tempo dei diversi sodalizi criminosi, al fine di verificare se le distinte adesioni siano espressione di un'unica volontà delittuosa, ovvero il frutto di autonome e rinnovate risoluzioni antidoverose, fondate su sviluppi nuovi e non preventivabili, incompatibili con l'identità del disegno criminoso. Pertanto, il vincolo della continuazione è difficilmente ravvisabile nell'ipotesi di partecipazione a sodalizi che si siano formati in presenza di situazioni nuove, né previste né prevedibili al momento dell'adesione, così come può essere escluso nel caso di partecipazione ad associazioni del medesimo stampo, ma sostanzialmente diverse, non potendo confondersi la generale tendenza a delinquere con l'unitaria ideazione di più violazioni penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico G. - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/05/2018 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa ((omissis))NA SARACENO;
lette/sentite le conclusioni del PG;
Lette le richieste del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso, chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe la Corte di appello di Napoli, decidendo quale giudice dell&…

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