Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25821 del 4 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:25821PEN

Massima

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Il comportamento reiterato e provocatorio della vittima, consistente in atti di dileggio e minaccia nei confronti dell'imputato, può integrare l'attenuante della provocazione, qualora tale condotta sia idonea a determinare nell'agente una reazione di violenza dovuta a un accumulo di paura e di esasperazione, anche in assenza di uno specifico scatto d'ira. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tale attenuante, non può limitarsi all'esame della sola condotta immediata della vittima, ma deve considerare l'intera serie di atti contrari a norme giuridiche o a regole primarie di convivenza che si siano succeduti nel tempo, al fine di accertare se questi siano stati idonei, sul piano causale, a potenziare "per accumulo" la carica affettiva di ingiusta lesione dei diritti dell'offeso e tali da assumere rilevanza nel rapporto causale offesa-reazione. Pertanto, la sentenza che esclude l'attenuante della provocazione sulla base della mera assenza di uno scatto d'ira, senza adeguatamente valutare l'incidenza sulla psiche dell'imputato dell'atteggiamento reiterato e provocatorio della vittima, è affetta da vizio di motivazione e deve essere annullata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. GIRONI Emilio Giovanni - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. CULOT Dario - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RO. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 19/10/2006 CORTE ASSISE APPELLO di REGGIO CALABRIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. URBAN GIANCARLO;

Udito il Procuratore Generale in. persona del Dr. Esposito Vitaliano, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenza del 19 ottobre 2006 la Corte d'Assise…

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