Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23617 del 6 luglio 2006

ECLI:IT:CASS:2006:23617PEN

Massima

Massima ufficiale
È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 3 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 10 comma terzo, legge n. 251 del 2005, nella parte in cui non prevede che i più brevi termini di prescrizione siano applicabili ai processi già pendenti in primo grado, ove vi sia stata la dichiarazione di apertura del dibattimento, ai processi pendenti in grado di appello ed ai processi pendenti dinanzi alla Corte di cassazione, perché l'individuazione dell'inizio del processo, con la dichiarazione di apertura del dibattimento, come linea di confine tra le discipline, coniuga la salvaguardia delle esigenze processuali con lo spirito complessivo della riforma, e consente di operare una ragionevole differenziazione tra gli imputati in considerazione di un fattore oggettivo che non è certo irrilevante nello sviluppo processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

In nome del popolo italiano

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

Seconda sezione penale

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott Giuseppe Maria Cosentino, Presidente

1) Dott Giorgio Di Iorio, Consigliere

2) Dott. Renato Bernabai, Consigliere

3) Dott. Francesco Monastero, Consigliere est.

4) Dott. Alberto Macchia, Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA

Sul ricorso proposto nell'interesse di Or.La., avverso la sentenza con la quale la Corte di appello di Pe., in data 27 ottobre 2004, confermava la decisione con la quale il Tribunale della stessa città, in data 23 settembre 1996, condannava l'imputato alla pena di anni uno, mesi sei di reclusione e lire 800. 000 di multa;

vistici atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

udita, all'udienza del 19 maggio 2006, la relazione del Consigliere, dott. Francesco Monastero;

udite l…

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