Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13423 del 7 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:13423PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta documentale, di cui all'art. 216, comma 1, n. 2, della Legge Fallimentare, si configura quando l'amministratore di una società dichiarata fallita, con dolo generico, omette di tenere o di aggiornare regolarmente le scritture contabili, rendendo così impossibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari della società. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza dell'amministratore che la confusa tenuta della contabilità possa impedire la ricostruzione delle vicende patrimoniali della società, a prescindere da un intento fraudolento specifico. L'obbligo di tenuta e conservazione delle scritture contabili grava direttamente sull'amministratore, il quale non può andare esente da responsabilità per il fatto che la contabilità sia stata affidata a un professionista, dovendo logicamente presumere che essa sia stata redatta secondo le sue indicazioni. Pertanto, la mancata consegna al curatore fallimentare di parte della documentazione contabile, che impedisca la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari della società, integra il reato di bancarotta fraudolenta documentale, non potendo tale lacuna essere addebitata al curatore che non ne abbia avuto la disponibilità. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche è rimesso alla discrezionalità del giudice, il quale deve motivare il diniego sulla base di elementi concreti, quali precedenti penali o condotte imprenditoriali contrarie alla deontologia professionale, che incidano negativamente sulla valutazione della personalità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/11/2020 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PEZZULLO ROSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore BIRRITTERI LUIGI;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Brescia, con sentenza del 10 novembre 2020, in parziale riforma della sentenza del GUP del Tribunale di Bergamo datata 9 febbraio 2012, co…

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