Il concorso morale nell'omicidio si configura quando il soggetto, pur non essendo l'esecutore materiale del reato, rafforza con il proprio comportamento il proposito criminoso altrui, contribuendo in modo determinante alla realizzazione del fatto. Ciò può avvenire anche attraverso l'incitamento e la pianificazione dell'azione delittuosa, anche se poi questa viene eseguita in modo autonomo e anticipato rispetto alle indicazioni fornite. Sono elementi rilevanti ai fini della configurabilità del concorso morale la natura familiare del clan di appartenenza, il forte legame tra i concorrenti, la genesi familiare della faida e il ruolo di vertice rivestito dal soggetto concorrente nell'ambito del proprio gruppo criminale. Il giudice può quindi ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza per il reato di concorso morale nell'omicidio sulla base di tali elementi, anche in assenza di una partecipazione materiale diretta all'esecuzione del fatto. Ciò che rileva è il contributo psicologico e programmatico fornito dal concorrente morale al rafforzamento del proposito criminoso altrui, a prescindere dalle modalità concrete di realizzazione del delitto.