Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40778 del 29 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:40778PEN

Massima

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La configurabilità dell'aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 7 della L. n. 203 del 1991 non richiede la dimostrazione dell'esistenza di un'associazione mafiosa, essendo sufficiente che la violenza o la minaccia assumano connotati tipicamente mafiosi, tali da instillare nella vittima una situazione di assoggettamento e omertà analoga a quella provocata dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso. Ai fini della sussistenza di tale aggravante, rileva la modalità intimidatoria dell'azione criminosa, percepibile dalla vittima come espressione di una forza coercitiva di particolare cogenza, anche in assenza di un previo accertamento giurisdizionale dell'appartenenza dell'agente ad un'associazione mafiosa. Tuttavia, l'accertamento incidentale della sussistenza dell'aggravante basato esclusivamente su intercettazioni, senza ulteriori elementi probatori circa la concreta diffusione e operatività dell'associazione mafiosa, risulta insufficiente, specie in presenza di precedenti giudicati di assoluzione. Inoltre, la circostanza aggravante speciale delle più persone riunite, di cui all'art. 628, comma 3, n. 1 c.p., richiede la simultanea presenza di almeno due persone nel luogo e al momento della realizzazione della violenza o della minaccia, non essendo sufficiente la mera probabilità o la presunta consapevolezza della vittima che l'azione intimidatoria fosse stata posta in essere da un'associazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 892/2011 CORTE APPELLO di MESSINA, del 10/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/05/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO TUTINELLI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. STABILE Carmine che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), del Foro di Tor…

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