Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34668 del 4 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:34668PEN

Massima

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Il vincolo associativo per il reato di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 può essere desunto dalla serialità e frequenza delle transazioni aventi ad oggetto lo scambio di sostanze stupefacenti, dalla presenza di una organizzazione gerarchica con compiti assegnati ai vari associati, dall'esistenza di basi logistiche per la custodia della droga, di una cassa comune per i proventi illeciti e dalla movimentazione di ingenti quantitativi di stupefacenti a cadenza settimanale, elementi che denotano la consapevolezza e volontà di tutti i compartecipi di far parte di un sodalizio criminoso dedito al traffico di droga, a prescindere dall'assenza di dichiarazioni di collaboratori di giustizia che indichino espressamente il ruolo di capo dell'imputato. La valutazione delle esigenze cautelari, in particolare del pericolo di reiterazione del reato, può fondarsi sulla ravvisata professionalità criminale dell'indagato, desumibile anche dalla sua capacità organizzativa dimostrata durante il periodo di arresti domiciliari, oltre che sulla presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. collegata al reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, senza che rilevi il confronto con il trattamento cautelare riservato ad altri imputati in separati procedimenti. La dedotta "contestazione a catena" tra più provvedimenti cautelari non può essere fatta valere in sede di riesame, ma richiede l'esperimento di apposita istanza ex art. 306 c.p.p. al giudice procedente, seguita dall'eventuale impugnazione ai sensi dell'art. 310 c.p.p., essendo onere della difesa dimostrare la sussistenza dei presupposti per la retrodatazione della decorrenza del termine di custodia cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccar - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/05/2020 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, il Tribunale per il riesame di Catania ha confermato l'ordinanza …

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