Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7896 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:7896SENT

Massima

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La pendenza di una rituale istanza di condono edilizio sospende i procedimenti sanzionatori in materia edilizia fino alla sua definizione, imponendo all'amministrazione comunale di previamente valutare la condonabilità delle opere abusive prima di irrogare la sanzione demolitoria. L'ordine di demolizione emanato senza aver prima esaminato l'istanza di condono è pertanto illegittimo, in quanto l'amministrazione è tenuta a pronunciarsi sulla domanda di sanatoria, verificando se le opere possano essere mantenute in quanto sanabili oppure debbano essere demolite. Il Comune non può limitarsi a considerare la sola natura abusiva delle opere, senza motivare in ordine alla loro condonabilità, entro i limiti della domanda di condono presentata.

Sentenza completa

N. 10818/2005
REG.RIC.

N. 07896/2014 REG.PROV.COLL.

N. 10818/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10818 del 2005, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso in Roma, viale Liegi, n.28;

contro

Il Comune di Roma, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso per legge dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;
Municipio Roma XVI;

per l'annullamento

- dell’ordine di demolizione n. 1278 del 4.7.2005 emesso dal dirigente della unità organizzativa tecnica del XVI Municipio di Roma, avente ad oggetto l’ampliamento per parziale chiusura del terrazzo;

- di tutt…

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