Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25111 del 22 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25111PEN

Massima

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Il diritto di difesa dell'imputato, pur essendo un principio fondamentale del processo penale, non implica che il difensore debba disporre di un tempo illimitato per preparare la strategia difensiva. L'avviso dell'interrogatorio di garanzia al difensore, ai sensi dell'art. 294 comma 4 c.p.p., è tempestivo se gli consente di intervenire all'assunzione dell'atto o di chiederne il differimento, non richiedendosi necessariamente un preavviso particolarmente ampio. Pertanto, il rigetto dell'eccezione di nullità dell'interrogatorio per asserita intempestività dell'avviso è legittimo quando il difensore abbia avuto il tempo strettamente necessario per prepararsi, senza che il Tribunale debba nuovamente valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, già accertate in precedenti provvedimenti definitivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. SCALERA Vito - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 560/2011 TRIB. LIBERTA' di PERUGIA, del 22/08/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VITO SCALERA;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1.- (OMISSIS) ricorre tramite il suo difensore avvocato (OMISSIS) del Fo…

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