Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11795 del 24 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:11795PEN

Massima

Il falso materiale si realizza mediante la formazione fraudolenta di un documento composto dalla riproduzione fotostatica di un atto originale e dall'aggiunta di una parte proveniente da altra fonte, al fine di ottenere un documento nuovo con caratteristiche tali da poter essere utilizzato in modo ingannevole. Integra il reato di falso materiale ex art. 485 c.p. la produzione di tale documento idoneo a trarre in inganno la pubblica fede, indipendentemente dalla sua grossolanità o dalla necessità di uno specifico disconoscimento da parte della controparte. L'accertamento della responsabilità dell'autore del falso si basa sulla razionale interpretazione delle risultanze processuali, senza necessità di ulteriori indagini tecniche sulla natura illecita dell'atto formato e utilizzato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. VI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 459/2009 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 23/03/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BEVERE Antonio;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino che ha concluso per l'inammissibilita';

Udito il difensore Avv. Canessa M..

…

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