Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 25991 del 22 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:25991CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La Corte di Cassazione, nell'esaminare i ricorsi proposti avverso le decisioni di merito, verifica con rigore il rispetto dei requisiti di ammissibilità previsti dall'art. 366-bis c.p.c., introdotto dal d.lgs. n. 40/2006, il quale impone al ricorrente l'obbligo di formulare in modo chiaro e puntuale il quesito di diritto, nonché di illustrare in modo sintetico e circostanziato i vizi di motivazione dedotti. In particolare, il quesito di diritto deve contenere la fattispecie concreta, il riferimento allo schema normativo tipico e il principio giuridico di cui si chiede l'affermazione, mentre l'illustrazione del vizio di motivazione deve indicare il fatto controverso, le ragioni per cui la motivazione si assume omessa o contraddittoria, e un momento di sintesi che ne circoscriva puntualmente i limiti. Il mancato rispetto di tali requisiti comporta l'inammissibilità del ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - rel. Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 26946/2009 proposto da:

RE. DA. (OMESSO), elettivamente domiciliato in ROMA, VIA BARBERINI 86, presso lo studio dell'avvocato ILARIA SCATENA, rappresentato e difeso dagli avvocati CIANFANELLI DEBORAH e DEFILIPPI CLAUDIO (dell'associazione professionale Defilippi & Associati), giusta procura speciale in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

SO. RO. HI. BE. , AL. SU. SPA;

- intimati -

a…

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