Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5331 del 4 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:5331PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si configura quando vi è la formazione e la permanenza di un vincolo associativo continuativo tra tre o più persone, allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti, con la predisposizione comune dei mezzi occorrenti per la realizzazione del programma criminoso e con la permanente consapevolezza di ciascun associato di far parte del sodalizio e di essere disponibile ad operare per l'attuazione pratica del programma. Tale vincolo associativo, in assenza di un atto costitutivo, può essere desunto in via indiretta da "facta concludentia", tra i quali assumono particolare rilievo i delitti programmati ed effettivamente realizzati, specie se il contesto in cui questi sono maturati e le loro modalità di esecuzione conclamano l'esistenza di una struttura organizzata, dotata di beni strumentali e mezzi adeguati al perseguimento degli scopi illeciti, caratterizzata dal fatto che alle singole operazioni partecipano sempre gli stessi soggetti con mansioni diverse. L'accertamento di tali elementi da parte dei giudici di merito non si fonda su meri elementi presuntivi, ma su adeguati riscontri probatori, quali intercettazioni telefoniche, osservazioni dirette degli organi di polizia giudiziaria e sequestri di tabacchi lavorati esteri, la cui valutazione non può essere contestata in sede di legittimità mediante la richiesta di un riesame delle risultanze probatorie in termini più favorevoli per gli imputati. Ove sia escluso il delitto associativo, deve essere esclusa anche l'aggravante di cui all'art. 295, comma 2, lett. d), del d.P.R. n. 43 del 1973 relativa al reato di contrabbando, il quale, in tal caso, risulta prescritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAPA Enrico - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. LOMBARDI Alfredo Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. CAMPIONE Santi, difensore di fiducia di Ru. Nu., n. a (OMESSO), dall'Avv. Maria Chiaramonte, difensore di fiducia di CO. Al., n. a (OMESSO), dall'Avv. Giuseppe Rapisarda, difensore di fiducia di FI. Gi., n. a (OMESSO), dall'Avv. Giorgio Antoci, difensore di fiducia di TE. Fr., n. a (OMESSO), e di TE. Gi., n. a (OMESSO), dall'Avv. Franco Ruggeri, difensore di fiducia di NI. Ro., n. a (OMESSO);

avverso la sentenza …

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