Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11889 del 12 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:11889PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere legittimamente disposto dal giudice anche in assenza dell'esercizio dell'azione penale nei confronti del soggetto indagato, purché sussistano gravi indizi di reato e il pericolo di dispersione o alterazione delle prove. Il giudice del riesame, nel valutare la legittimità del sequestro, non è tenuto a verificare la configurabilità del reato in capo all'indagato o l'insussistenza di cause di giustificazione, essendo sufficiente che il quadro indiziario risulti idoneo e compatibile con l'emissione della misura cautelare. Inoltre, il giudice di legittimità non può sindacare accertamenti di natura fattuale compiuti dal giudice di merito, quali la valutazione della sussistenza del periculum in mora o dell'elemento soggettivo del reato, se adeguatamente motivati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 97/2013 TRIB. LIBERTA' di BENEVENTO, del 13/08/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHIARA GRAZIOSI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Policastro Aldo, annullamento con rinvio.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 13 agosto 2013 il Tribunale di Benevento ha rigettato richiesta di riesame proposta da (OMISSIS) - indagato per il reato di cui al Decreto Legislativo n. 210 del 2008, articolo …

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