Consiglio di Stato sentenza n. 1449 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:1449SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di un'autorizzazione amministrativa, adottato dall'autorità competente nell'esercizio dei propri poteri discrezionali, è legittimo qualora risulti adeguatamente motivato e risponda a esigenze di interesse pubblico, come il venir meno dei presupposti che avevano giustificato il rilascio dell'autorizzazione originaria. In tali ipotesi, il titolare dell'autorizzazione revocata non può far valere un interesse giuridicamente tutelato all'inalterabilità della situazione pregressa, dovendo accettare le conseguenze derivanti dall'esercizio del potere di autotutela da parte dell'amministrazione. Tuttavia, la revoca deve essere disposta nel rispetto del principio di proporzionalità, in modo da non determinare un sacrificio eccessivo della posizione del privato, e previa valutazione di tutti gli interessi coinvolti, pubblici e privati. Inoltre, l'amministrazione è tenuta a garantire il contraddittorio con il destinatario del provvedimento di revoca, al fine di consentirgli di rappresentare le proprie ragioni e di tutelare adeguatamente la propria posizione giuridica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,
Quinta Sezione
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 4110/2002 proposto dalla società To. Fi. El. It. s.p.a. (ora To. It. s.p.a.), in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv.ti Pi. Ca. e Wa. Fu. e presso il primo elettivamente domiciliata in Ro., Via De Pe. n. 86;
contro
il Comune di TREVISO, in persona del Sindaco p.t., costituitosi in giudizio, rappresentato e difeso dagli avv.ti An. c., Al. Ta. e Ce. Bi. e presso quest'ultimo elettivamente domiciliato in Ro., via Be. n. 90;
per la riforma
della sentenza del TAR del Veneto, Sezione III, n. 1632 del 29 aprile 2002;
visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
vista la memoria di costituzione del Comune di Treviso;
visti gli atti tutti di causa;
relatore, alla pubblica udienza del 22 novembre 2005, il Consigliere Paolo BUONVINO…

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