Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13831 del 6 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13831PEN

Massima

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La Corte di Cassazione, in tema di misure cautelari personali, afferma che la presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p. per i reati di cui all'art. 416-bis c.p. e a quelli aggravati dalla L. n. 203 del 1991, art. 7, è prevalente sulla norma generale di cui all'art. 274 c.p.p., sicché tale presunzione fa ritenere sussistenti, salvo prova contraria, i caratteri di attualità e concretezza del pericolo, senza che il giudice debba motivare specificamente in ordine a tali requisiti. Il decorso di un rilevante lasso di tempo tra i fatti contestati e l'emissione della misura cautelare non è di per sé sufficiente a superare la presunzione relativa di cui all'art. 275 comma 3 c.p.p., essendo necessario che emergano elementi idonei a dimostrare la rescissione dei legami dell'indagato con l'organizzazione criminale di appartenenza o comunque la sua estraneità alle logiche e alle attività del sodalizio mafioso. Pertanto, in assenza di tali elementi, il giudice della cautela non ha l'onere di argomentare in ordine alla sussistenza o permanenza delle esigenze cautelari, atteso che la presunzione di cui all'art. 275 comma 3 c.p.p. fa ritenere sussistenti, salvo prova contraria, i requisiti di attualità e concretezza del pericolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/11/2019 del Tribunale della liberta' di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RICCARDI GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso…

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