Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8493 del 21 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:8493PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto anche in assenza di gravi indizi di colpevolezza, purché sussista il "fumus commissi delicti", ossia l'astratta configurabilità dell'ipotesi criminosa cui è correlata la confisca, sulla base di elementi concreti che dimostrino come i beni siano stati fittiziamente intestati a terzi per eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali. A tal fine, rilevano il ruolo dell'indagato nell'ambito di un'associazione criminale, la sua necessità di non risultare intestatario di beni, i suoi stretti rapporti con il soggetto formalmente intestatario, l'assenza di capacità reddituale di quest'ultimo, nonché le prove, documentali e dichiarative, dalle quali si evinca che i beni appartengano in realtà all'indagato. La motivazione del provvedimento di sequestro preventivo deve essere adeguata a giustificare logicamente le ipotesi d'accusa, senza che possano essere prese in considerazione in sede di legittimità censure meramente fattuali, non rientranti nel vizio di violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi P. - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2176/2011 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 24/11/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI PIETRO CAIAZZO;

sentite le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA A., che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RILEVATO IN FATTO

Con ordinanza in data 24.11.2011 il Tribunale del riesame di Napoli, sull'istanza di riesame presentata da (OMISSIS), confermava il decreto di …

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