Il Comune può legittimamente negare il permesso di costruire per l'ampliamento di un locale destinato al pubblico esercizio di ristorazione, qualora l'immobile ricada in una zona omogenea G - Aree di Riqualificazione Urbana del vigente strumento urbanistico generale, per la quale le norme tecniche di attuazione (NTA) subordinano gli interventi all'approvazione di uno strumento urbanistico esecutivo, non ancora proposto ed approvato. In tali casi, non trova applicazione la previsione eccettuativa contenuta nell'ultimo periodo dell'art. 6, comma 1, lett. b), della L.R. n. 14/2009, che ammette in ogni caso la realizzazione degli interventi di cui agli artt. 3 e 4 della medesima legge nelle sole aree a standard urbanistici ex D.M. 1444/1968, ove le NTA prevedano anche la realizzazione di nuove costruzioni, trattandosi di norma di stretta interpretazione, non suscettibile di applicazione analogica. L'Amministrazione comunale, pertanto, non è tenuta al risarcimento del danno, non essendo configurabile una condotta non iure e contra ius.