Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38426 del 15 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:38426PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legalità sulla misura cautelare, non può sindacare nel merito gli elementi fattuali e probatori posti a fondamento del provvedimento, né riesaminare le valutazioni discrezionali del giudice di merito in ordine all'adeguatezza della misura cautelare applicata. Il sindacato di legittimità è circoscritto alla verifica della congruità e logicità della motivazione, nonché dell'assenza di vizi logici evidenti. In particolare, la motivazione dell'ordinanza cautelare deve esporre le ragioni giuridicamente significative che hanno determinato l'adozione del provvedimento, senza incorrere in illogicità manifeste. Pertanto, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, essendo tali apprezzamenti riservati in via esclusiva al giudice competente per l'applicazione della misura, nonché al tribunale del riesame. Il controllo di legittimità si limita a verificare la coerenza e la congruità della motivazione rispetto alle finalità giustificative del provvedimento cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 95/2016 del TRIBUNALE del RIESAME di BRESCIA, del 15/03/2016;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LUCIANO IMPERIALI;
udite le conclusioni del P.G. Dott. GIULIO ROMANO, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) del foro di Cremona, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 16/2/2016 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.