L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un atto vincolato per l'amministrazione, che non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto l'esercizio del potere repressivo degli abusi edilizi costituisce manifestazione di attività amministrativa doverosa. La presentazione di una domanda di permesso in sanatoria ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 non influisce sull'ordine di demolizione né determina l'improduttività dei suoi effetti, in quanto decorso il termine di sessanta giorni la legge espressamente prevede la formazione del provvedimento di rigetto, che la parte interessata deve impugnare tempestivamente. Inoltre, l'intervento edilizio realizzato, consistente nella trasformazione di un varco pedonale in carrabile mediante rilevanti opere di sbancamento, rimozione di murature e riconfigurazione dell'area, integra un abuso edilizio non suscettibile di sanatoria, in quanto necessitava del previo rilascio del permesso di costruire e dell'autorizzazione paesaggistica, titoli non conseguibili a sanatoria in forza del combinato disposto degli artt. 146 e 167, commi 4 e 5, del D.Lgs. n. 42/2004, trattandosi di interventi realizzati in zona assoggettata a vincolo paesaggistico che hanno comportato una notevole alterazione dell'aspetto esteriore dei luoghi.