Il principio di non tassatività dei mezzi di prova sancito dall'art. 189 c.p.p. consente l'acquisizione e l'utilizzazione di un documento prodotto in copia anche in assenza dell'originale, qualora la copia sia ritenuta idonea ad assicurare l'accertamento dei fatti, in difetto di specifiche censure circa la genuinità del documento. Pertanto, la mancanza della firma autografa o della dicitura "firmato" sulla copia del provvedimento notificato all'imputato non comporta necessariamente l'inutilizzabilità del documento, ove risulti accertata la sua provenienza dall'organo competente, come nel caso di notifica presso gli uffici dell'autorità che lo ha adottato. Inoltre, avverso una sentenza di proscioglimento emessa prima del dibattimento al di fuori delle ipotesi di cui all'art. 469 c.p.p., il rimedio esperibile è unicamente il ricorso per cassazione, con conseguente annullamento senza rinvio e restituzione degli atti al giudice di primo grado per il nuovo giudizio.