Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza breve n. 1487 del 2011

ECLI:IT:TARVEN:2011:1487SENB

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: L'amministrazione comunale, nell'esercizio dei propri poteri di tutela paesaggistica, può legittimamente diffidare il privato alla rimozione di opere abusive realizzate in zona vincolata, senza necessità di previa comunicazione di avvio del procedimento, quando l'intervento sia stato già oggetto di accertamento e contestazione in precedenti fasi procedimentali. In tali casi, l'amministrazione è tenuta soltanto ad assegnare un congruo termine per l'esecuzione spontanea della demolizione, in ossequio al principio di proporzionalità, senza che l'assegnazione di un termine inferiore ai 90 giorni previsti per l'ordine di demolizione ex art. 31 d.P.R. n. 380/2001 possa determinare l'illegittimità del provvedimento. Ciò in quanto il mancato rispetto del termine di 90 giorni incide solo sulla possibilità per l'amministrazione di acquisire gratuitamente il manufatto abusivo, senza pregiudicare la legittimità dell'ordine di rimessione in pristino. L'amministrazione, inoltre, non è tenuta a valutare la possibilità di mantenere parzialmente le opere ritenute compatibili con il contesto paesaggistico, quando l'incompatibilità complessiva dell'intervento sia stata già accertata in sede cautelare, prevalendo in tal caso l'interesse pubblico alla tutela del paesaggio rispetto all'interesse privato alla conservazione delle opere realizzate.

Sentenza completa

N. 01272/2011
REG.RIC.

N. 01487/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01272/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1272 del 2011, proposto da Ro.Si snc. di Tomasello Simone & C., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Francesco Longo, legalmente domiciliata presso la Segreteria del T.A.R., ai sensi dell’art. 25 c.p.a.;

contro

il Comune di Caorle, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Mauro Scaramuzza, legalmente domiciliato presso la Segreteria del T.A.R., ai sensi dell’art. 25 c.p.a.;
il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso da…

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