Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18311 del 2 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:18311PEN

Massima

Il contributo, apprezzabile e concreto sul piano causale, all'esistenza e al rafforzamento di un'associazione criminale dedita alla commissione di furti, nonché alla realizzazione dell'offesa degli interessi tutelati dalla norma incriminatrice, integra la condotta di partecipazione al reato associativo, a prescindere dal ruolo o dal compito svolto nell'ambito del sodalizio. Il pericolo concreto e attuale di reiterazione di reati della stessa specie, desumibile dalla spregiudicatezza degli adepti, dalla biografia criminale dell'indagato e dalla circostanza che egli abbia commesso i fatti reato durante una misura alternativa alla detenzione, giustifica l'applicazione della misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere, in quanto unica idonea a scongiurare il rischio di ulteriori condotte delittuose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Ro - rel. Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. TUDINO A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/11/2018 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Presidente, Dott.ssa ROSA PEZZULLO;
lette/sentite le conclusioni del PG, Dott.ssa LORI PERLA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 5.11.2018 il Tribunale del riesame di Napoli, ha confermato l'ordinanza emesso dal G.i.p. del Tribunale di ((omissis)) di applicaz…

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