Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46737 del 17 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:46737PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La retrodatazione dei termini di custodia cautelare ai sensi dell'art. 297, comma 3, c.p.p. non opera quando le ordinanze cautelari sono emesse in procedimenti penali diversi, davanti a differenti autorità giudiziarie, anche se i fatti oggetto delle stesse risultano anteriori all'emissione della prima ordinanza, salvo che gli elementi a fondamento della seconda ordinanza fossero già desumibili dagli atti al momento dell'adozione della prima misura cautelare e la separazione dei procedimenti sia dipesa da una scelta indebita dell'organo inquirente, volta ad aggirare la disciplina dei termini di custodia cautelare. La diversità delle autorità giudiziarie procedenti, infatti, indica una diversità di competenza che esclude la possibilità di riunione dei procedimenti e, quindi, che la sequenza dei provvedimenti cautelari sia il frutto di una scelta per ritardare la decorrenza della seconda misura. Inoltre, il solo fatto che gli elementi probatori fossero già in possesso degli organi investigativi al momento della prima ordinanza non dimostra necessariamente che ne fosse stata individuata tutta la portata probatoria e che si fosse a conoscenza delle notizie di reato per le quali si è proceduto successivamente, in quanto l'elaborazione degli elementi probatori può richiedere tempi non brevi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. FI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 12/06/2008 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. AMBROSIO ANNAMARIA;

sentite le richieste del Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)), in sostituzione dell'avv. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento del pro…

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