Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41208 del 8 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:41208PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni mobili e immobili può essere disposto dal giudice quando sussistono gravi indizi di appartenenza di tali beni all'attività economica illecita di un'associazione di tipo mafioso, in quanto il vincolo di pertinenzialità tra i beni e il reato di cui all'art. 416-bis c.p. comporta l'applicazione della confisca obbligatoria prevista dall'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992. Il giudice, nel valutare la sussistenza di tale vincolo, deve tenere conto della effettiva disponibilità dei beni da parte dei soggetti indagati per il reato di associazione mafiosa, nonché della circostanza che tali beni costituiscano il profitto dell'attività economica svolta dalla consorteria criminale. L'indagato può contestare la legittimità del sequestro preventivo solo dinanzi all'autorità procedente, non essendo ammissibile la deduzione di tali questioni in sede di legittimità, in quanto le cause di perdita di efficacia del vincolo cautelare reale non sono estensibili alle misure reali, diversamente da quanto previsto per le misure cautelari personali. Il giudice, nel disporre il sequestro preventivo, deve motivare adeguatamente in ordine all'esistenza del fumus del reato di cui all'art. 416-bis c.p. e al nesso di pertinenzialità tra i beni e l'attività illecita, senza che sia necessario un esame analitico di tutte le risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PA. An. nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa il 3/4/07 dal Tribunale di Palermo.

Visti gli atti, il provvedimento denunciato, il ricorso e la memoria aggiunta.

Sentita la relazione fatta dal consigliere Dott. FERRUA Giuliana;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MURA Antonio, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO E MOT…

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