Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 12020 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:12020SENB

Massima

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Il diniego di rilascio del visto di ingresso per lavoro subordinato è legittimo quando il richiedente non fornisce indicazioni attendibili circa le prestazioni lavorative da svolgere in Italia e la propria pregressa esperienza professionale nel settore, dimostrando altresì di non conoscere la lingua italiana, elementi che integrano il "rischio migratorio" di cui all'art. 31 del D.P.R. n. 394 del 1999. L'Amministrazione consolare è tenuta a verificare rigorosamente i presupposti per il rilascio del visto, anche in considerazione degli obblighi internazionali assunti dall'Italia nell'ambito dello Spazio Schengen, potendo legittimamente negare il visto anche in presenza di minime carenze dei requisiti previsti in capo al richiedente. Il mancato soddisfacimento dell'onere probatorio gravante sul ricorrente circa la sussistenza dei presupposti per il rilascio del visto giustifica il rigetto del ricorso proposto avverso il diniego.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/09/2022

N. 12020/2022 REG.PROV.COLL.

N. 06956/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 6956 del 2022, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

- Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale;
- Ambasciata d’Italia de Il Cairo (Egitto);
in persona dei rispettivi legali rappresentanti, rappresentati e difesi
ex lege
dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso la quale sono domiciliati in Roma, alla Via dei Portoghesi, n. 12;

per l'annullamento

del provvedimento dell’Ambasciata d’Italia in Il Cairo prot. -OMISSIS…

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