Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29073 del 18 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:29073PEN

Massima

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Il dolo del reato di lesioni personali volontarie può essere desunto dalla condotta dell'imputato che, dopo un diverbio, abbia intenzionalmente urtato con la propria autovettura quella della persona offesa, provocandole lesioni personali, anche in assenza di una confessione o di una dichiarazione diretta dell'imputato circa la volontarietà del suo agire. Ciò in quanto la ricostruzione fattuale operata dal giudice di merito, fondata sulle dichiarazioni testimoniali e sui riscontri oggettivi, risulta incompatibile con una dinamica meramente colposa dell'evento, non essendo plausibile che l'imputato, fermo al semaforo, abbia innestato la marcia indietro e abbia attinto l'autovettura che lo seguiva per mera disattenzione o negligenza. Pertanto, il dolo del reato di lesioni personali volontarie può essere desunto in via presuntiva dalla gravità e dalle modalità della condotta posta in essere dall'imputato, senza che sia necessaria una sua confessione o una dichiarazione diretta circa la volontarietà del suo agire, essendo sufficiente che la ricostruzione fattuale operata dal giudice di merito risulti incompatibile con una dinamica meramente colposa dell'evento. Inoltre, il rifiuto del confronto tra imputato e persona offesa, richiesto dalla difesa, non costituisce motivo di ricorso in Cassazione, in quanto tale prova non può essere considerata decisiva ai fini del capovolgimento dell'esito del giudizio, essendo prevedibile che ciascuno sarebbe rimasto sulle proprie posizioni. Infine, la motivazione sulla determinazione della pena, incentrata sulla negazione delle circostanze attenuanti generiche in ragione dei precedenti penali dell'imputato e sull'applicazione della sola pena pecuniaria in misura prossima al minimo edittale, appare congrua e logica, e pertanto non censurabile in sede di legittimità, essendo stato correttamente esercitato il potere discrezionale spettante al giudice di merito in ordine al trattamento sanzionatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 24/2008 GIUDICE DI PACE di CASTELFRANCO VENETO, del 07/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/05/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

Il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dr. ((omissis)), ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

E' compar…

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