Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46493 del 2 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:46493PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione a un'associazione di tipo mafioso può essere desunta anche dalla prova di un rapporto non occasionale tra l'indagato e i membri della consorteria criminale, nonché dalla dimostrazione del suo coinvolgimento in attività illecite riconducibili all'organizzazione, come la riscossione del "pizzo" o l'attribuzione di prestigio all'interno della cosca, senza che assuma rilievo determinante l'effettivo conferimento di un incarico rappresentativo all'interno dell'associazione. Ciò in quanto il mero coinvolgimento in tali condotte, anche se non seguito da un formale investitura, è sufficiente a integrare l'elemento partecipativo al sodalizio mafioso, atteso che l'associazione mafiosa si caratterizza per la condivisione di un programma criminoso e la disponibilità a eseguire gli ordini impartiti dai vertici, a prescindere dalla titolarità di specifici ruoli organizzativi. Pertanto, la valutazione complessiva degli elementi indiziari, anche se singolarmente suscettibili di diverse interpretazioni, può fondare il giudizio di sussistenza del fumus del reato associativo, laddove tali elementi, nel loro insieme, dimostrino il radicamento del soggetto nel contesto mafioso e il suo contributo, anche non formalizzato, alle attività illecite dell'organizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - rel. Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. SA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2124/2008 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, depositata il 15/12/2008;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA Mario;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. MARTUSCIELLO Vittorio di rigetto;

Udito il difensore avv. BRANCATO.

RITENUTO IN FATTO E DIRITTO

1 - Ca. Sa. ricorre contro ordinanza del Tribunale di Catania, che ha r…

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